Domenica 28 settembre alle ore 16
si terrà presso la parrocchia di Rastignano
(BO) la presentazione del nuovo libro "Ora è il tempo della Veronica" con gli scritti inediti di sr. Maria Veronica Algranati.
Siamo tutti invitati a partecipare!
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E' finalmente uscito il nuovo libro "Ora è il tempo della Veronica" con gli scritti inediti di Sr. Maria Veronica Algranati (Nonna Susanna)!
Il libro può essere ordinato direttamente a EDITRICE ANCILLA con una delle seguenti modalità:
1) sul sito www.ancilla.it (basta scrivere "veronica" nel "cerca" e appare subito). L'Editrice Ancilla permette di pagare con CARTA (tramite PayPal) o con bonifico o contrassegno (cioè alla consegna).
2) via email a: editrice.ancilla@gmail.com
3) telefonicamente o con whatshapp al 337.502951.
In questi tre casi l'editrice Ancilla dà in aggiunta un libro omaggio, a loro scelta.
Il libro lo si può trovare anche nelle librerie cattoliche (al caso lo si può ordinare) o su Amazon (che lo sta per ricevere).
A Villa Luisa, a Bologna, nella “Casa della Madonna”, come Sr. Maria Veronica la chiamava, nell’estate del 2022 abbiamo ritrovato, in un cassetto che da tanto tempo non veniva aperto, una cartella contenente 153 pagine dattiloscritte.
La sorella che ha cominciato a leggere si è accorta con sorpresa e poi con batticuore, che quei fogli non erano scartafacci, ma un piccolo tesoro: in quelle righe Sr. Maria Veronica svelava esperienze spirituali profondissime e rimaste sempre sconosciute. Procedere nello sfogliare quelle cartelle un po’ invecchiate, voleva dire addentrarsi in un’esperienza dell’anima che, man mano che prosegue, commuove per la sua altezza e insieme per la sua freschezza ed umiltà.
Nel libro vogliamo offrire una scelta di testi, piccole perle di questi scritti.
Eccone una:
Gesù mi ha fatto vedere un insieme di anime che lavoravano nel campo del Signore. A ciascuno era assegnata come una striscia lavorata a grano, che era germogliato bene, ma occorreva liberarlo da erbacce. Per fare le cose bene e non sciupare le piantine, occorreva chinarsi per svellere quelle erbe che danneggiavano le radici del grano. Alcuni facevano bene, camminavano con garbo, chinandosi ripetutamente con attenzione.
Altri pareva avessero fretta e volessero fare molto in breve tempo. Mi pareva che si lagnassero perché dovevano piegarsi troppo e si stancavano. Allora questi lavoratori si fermavano e tiravano fuori dalla tasca come un giocattolino di latta da bambini. Era una zappetta piccola come un cucchiaino. La guardavano, la rigiravano tra le mani, parlavano fra di loro e si compiacevano. Se la confrontavano a due a due e poi a tre e poi a gruppi, e man mano che continuava questa singolare mostra di zappette, esse crescevano di misura, fino a divenire veri arnesi da giardino col manico ben lungo. E ognuno con la sua zappetta incominciarono a svellere le erbe del loro pezzo di campo. Qualcuno di quelli che s’incurvavano si meravigliò e disse loro di
desistere, facendo notare che con quella zappetta guastavano anche il grano.
Ma i possessori di quell’arnese non lo volevano capire, anzi alcuni l’adoperavano con furia, forse per fare più lavoro.
Fatto sta che il grano si rovinava ed il bel tappeto verde era come chiazzato qua e là di macchie: piante svelte o anche pestate.
Con mio stupore vidi che parecchi di quelli che usavano la zappetta, non solo sciupavano il grano, ma le davano dei colpi tanto forti che la zappa rimbalzava e picchiava sulle loro stesse gambe. Così questi poveretti si ferivano, sanguinavano e camminavano male, sempre più a stento.
Però mostravano una particolare affezione a quella zappa, tanto che ad un tratto mi sono chiesta se qualcuno di questi fosse impazzito. Vidi che con un gesto, si legava al collo la zappa come un amuleto e si vedeva bene che la teneva con cura. La zappa, mentre quelle persone camminavano, batteva loro contro, ma sembrava che non se ne accorgessero; vidi solo che quelli si incurvavano come se quell’arnese pesasse sempre di più. Col capo verso terra, quelle persone non potevano più vedere il cielo. Vidi che ormai il lavoro li disgustava e per una
via traversa si allontanavano.
Tra queste persone ho visto chiaro che vi erano anche anime consacrate.
Mi viene spiegato così: tutti lavoriamo nel campo del Signore, ciascuno in proporzione a quel tanto che gli viene affidato. Il chinarsi per svellere le erbacce è l’umiliarsi. Coll’umiltà si fanno progressi sia nel lavoro per la santificazione delle singole anime, sia nel lavoro per le opere del buon Dio. La zappetta che purtroppo abbiamo in tasca è il nostro io, l’orgoglio che, se lo si accarezza, ingigantisce e cominciamo ad idolatrare il nostro io.
Quando l’io diventa per noi un idolo non obbediamo più e non obbedendo sciupiamo quello che invece dovremmo curare bene: il compito della santificazione dell’anima propria e delle altre e la buona riuscita delle opere del Signore.
Molti sono sfiniti per le proprie ferite, si piegano verso terra e l’anima si indebolisce colle lacerazioni prodotte dall’orgoglio, il quale procura piaghe difficili da guarire.
L’orgoglio è duro da piegare, perché non vuole umiliarsi e purtroppo si finisce con il non amare più il lavoro nel campo del Signore e si prende una via traversa, che porta alla perdizione.
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Ci è stata donata Villa Luisa - pubblicato il 26 maggio 2025
Carissimi amici, con gioia e trepidazione vi annunciamo che lunedì 10 marzo abbiamo accolto la donazione di Villa Luisa, la casa madre della nostra spiritualità. Nonna Susanna l' ha ricevuta il 19 marzo, festa di San Giuseppe, e noi il 10 marzo, primo giorno della novena a questo grande santo. Ringraziamo di tutto cuore i nipoti di Don Carlo e tutte le persone che ci hanno sostenuto in questi tre anni. Vi chiediamo di continuare a esserci vicino per portare avanti questa preziosa eredità spirituale e materiale che abbiamo ricevuto.
S. Messa in ricordo del Rev. don Carlo Mondin - pubblicato il 24 maggio 2025
1 febbraio 2025
Terzo anniversario della morte di don Carlo Mondin.
In ricordo del nostro caro don Carlo, abbiamo celebrato una S. Messa presso il Santuario delle Grazie di Curtatone (Mantova), una chiesa che egli tanto amava. Un folto gruppo di amici e figli spirituali si è raccolto attorno alle 10,30 per la preghiera del S. Rosario. Alle 11,00 è iniziata la S. Messa presieduta da sua Eccellenza Mons. Vlastimil Krocil, Vescovo di Ceske Budejovice (Repubblica Ceca). Hanno concelebrato diversi sacerdoti, che con la loro presenza hanno nuovamente testimoniato come la vita di questo sacerdote sia stata ricca di frutti spirituali. Erano presenti circa 150 persone, tra le quali noi Figlie di Madre Umilissima e tanti fedeli che hanno ricordato con affetto un testimone dell'amore a Cristo e alla Madre Santissima, un caro padre nello spirito, un sacerdote che ha aiutato molti nel cammino della loro vita.
Dio vi ricompensi per il bene che ci volete, noi preghiamo per le vostre intenzioni!
Nightfever - Evangelizzazione - pubblicato il 17 gennaio 2023, dalla Rep. Ceca
Venerdì 27 gennaio abbiamo partecipato a una bellissima serata di evangelizzazione a Ceske Budejovice, organizzata dal Centro pastorale diocesano. Un sacerdote ha esposto il Santissimo Sacramento all'altare maggiore della Cattedrale, le porte sono rimaste aperte, mentre alcuni fedeli a coppie sono usciti nella piazza e hanno invitato i passanti ad entrare. Chi è venuto ha potuto accendere una candela, presentare nella preghiera le loro richieste a Gesù. Due nostre sorelle, che già parlano la lingua ceca, hanno fatto parte del piccolo drappello. Le altre sorelle sono rimaste in cattedrale e hanno pregato per sostenere chi è uscito per strada e per chiedere a Gesù di aprire i cuori di tanti fratelli e sorelle che ancora non lo conoscono.
Meglio andare a piedi! - pubblicato il 6 dicembre 2022, dalla Rep. Ceca
Gruppo Famiglie - pubblicato il 4 dicembre 2022, dalla Rep. Ceca
Nella sala parrocchiale si è tenuto l'incontro mensile per il piccolo gruppo di famiglie. Mentre le mamme leggevano il racconto del S. Natale, i bambini rappresentavano la scena. Abbiamo pregato insieme e adorato il Bambino Gesù.